Villa Borghese guide

Se stai cercando un’esperienza culturale immersiva durante la tua visita a Roma, Villa Borghese è un luogo da non perdere. Questo parco storico si trova nel cuore della città e offre molte opportunità per esplorare l’arte, l’architettura e la natura.

In questo articolo, ti guideremo attraverso le principali attrazioni di Villa Borghese, i modi migliori per esplorare il parco e alcune informazioni pratiche che ti saranno utili durante la tua visita.

Storia di Villa Borghese

Villa Borghese è stata originariamente costruita come villa suburbana per la famiglia Borghese nel XVII secolo. La villa originale è stata ampliata e trasformata in una grande residenza nel corso dei secoli successivi.

Nel 1901, la famiglia Borghese ha venduto la villa al governo italiano, che ha aperto il parco al pubblico. Da allora, Villa Borghese è diventata una delle attrazioni più popolari di Roma.

Attrazioni di Villa Borghese

Villa Borghese offre una vasta gamma di attrazioni per i visitatori. Ecco alcune delle principali:

Galleria Borghese: La Galleria Borghese è un museo che ospita una vasta collezione di opere d’arte, tra cui sculture e dipinti di artisti del Rinascimento e del Barocco, come Caravaggio, Bernini e Raffaello. È necessario prenotare in anticipo per visitare la Galleria Borghese.

Bioparco di Roma: Il Bioparco di Roma è un grande zoo che ospita animali provenienti da tutto il mondo. È possibile vedere gorilla, elefanti, tigri e molte altre specie.

Museo Carlo Bilotti: Il Museo Carlo Bilotti ospita una collezione di arte contemporanea, tra cui opere di Andy Warhol e Roy Lichtenstein.

Villa Medici: Villa Medici è un’altra villa storica che ospita una scuola di belle arti francese. La villa ha anche un giardino pubblico aperto al pubblico.

Giardini di Villa Borghese: Il parco di Villa Borghese è un’ampia area verde che offre molte opportunità per passeggiare, fare jogging e rilassarsi. All’interno del parco ci sono anche numerosi giardini tematici, come il Giardino del Lago e il Giardino dei Fiori.

Modi per esplorare Villa Borghese

Ci sono diversi modi per esplorare Villa Borghese, a seconda delle tue preferenze e del tempo a disposizione. Ecco alcune opzioni:

Passeggiata: La passeggiata è un’ottima opzione se vuoi esplorare il parco a piedi e goderti la bellezza del paesaggio. Ci sono numerosi percorsi da seguire, tra cui il percorso che conduce alla Galleria Borghese.

Noleggio biciclette: Se preferisci muoverti in bicicletta, puoi noleggiare una bicicletta all’interno del parco e pedalare attraverso le strade e i

giardini di Villa Borghese. È un’opzione divertente e adatta anche alle famiglie.

Tour in carrozza: Per un’esperienza più romantica e tradizionale, puoi optare per un tour in carrozza trainata da cavalli. Questo ti permetterà di ammirare il parco con un’atmosfera unica.

Tour guidati: Se vuoi esplorare il parco con una guida esperta, ci sono diverse opzioni di tour guidati disponibili. Alcuni tour si concentrano sulla Galleria Borghese, mentre altri ti porteranno a esplorare l’intero parco.

Informazioni pratiche per la visita a Villa Borghese

Ecco alcune informazioni utili che ti saranno utili durante la tua visita a Villa Borghese:

Orari di apertura: Il parco è aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 20:00. La Galleria Borghese è aperta dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00.

Biglietti: L’ingresso al parco è gratuito, ma è necessario acquistare un biglietto per accedere alla Galleria Borghese. I biglietti devono essere prenotati in anticipo.

Come arrivare: Villa Borghese è facilmente accessibile con i mezzi pubblici. Le stazioni della metropolitana più vicine sono Spagna e Flaminio.

Ristoranti vicino a Villa Borghese

Dopo una lunga giornata di visite a Villa Borghese, avrai sicuramente fame. Fortunatamente, c’è un ristorante delizioso e conveniente a pochi passi dal parco.

Il Piccolo Mondo è un ristorante italiano e romano situato in Via Aurora, 39. Il ristorante offre un’ampia selezione di piatti tradizionali romani, tra cui pasta all’amatriciana, coda alla vaccinara e saltimbocca alla romana.

Il ristorante è aperto a pranzo e a cena e offre anche un’ottima selezione di vini locali. È il luogo ideale per gustare la cucina romana autentica e soddisfare la tua fame dopo una lunga giornata di visite turistiche.

Conclusione

Villa Borghese è un luogo magico che offre un’ampia gamma di attrazioni per i visitatori. Dai musei all’aperto ai giardini tematici, c’è qualcosa per tutti. Se stai pianificando una visita a Roma, non puoi perderti Villa Borghese.

E dopo una lunga giornata di visite turistiche, assicurati di fermarti al Ristorante Il Piccolo Mondo per gustare la cucina italiana e romana autentica.

Roma è una città con una storia millenaria e ricca di aneddoti affascinanti. Uno di questi riguarda la famosa Fontana di Trevi, uno dei simboli della città e una delle attrazioni più visitate dai turisti di tutto il mondo.
La leggenda vuole che chiunque getti una moneta nella fontana tornerà a Roma in futuro. Questa tradizione ha portato la fontana ad essere una delle più grandi fonti di denaro per le opere di beneficenza nella città

Ma passiamo ora al nostro ristorante Il Piccolo Mondo. Situato in una zona centrale e facilmente raggiungibile, offre un’ampia scelta di piatti della tradizione romana, oltre a pesce, carne, dolci e molte opzioni per vegetariani, vegani e intolleranti al glutine.

Il nostro menu è stato progettato per soddisfare tutti i gusti e le esigenze dietetiche.


E se volete saperne di più sulla storia culinaria di Roma, ecco un altro aneddoto interessante: la carbonara. Questo piatto a base di uova, guanciale e pecorino romano ha una storia controversa e molte leggende sulla sua origine. Alcuni dicono che il piatto risale alla Seconda Guerra Mondiale, quando i soldati americani utilizzavano gli ingredienti locali per creare una sorta di “bacon and eggs”. Altri credono che la carbonara sia stata inventata dai pastori locali che utilizzavano ingredienti facilmente reperibili.


Ma indipendentemente dalla sua origine, la carbonara è diventata uno dei piatti più famosi della cucina romana e uno dei piatti più amati dai nostri clienti al ristorante Il Piccolo Mondo.


In conclusione, la storia di Roma è ricca di curiosità e aneddoti interessanti, come la leggenda della Fontana di Trevi o la storia della carbonara. E al ristorante Il Piccolo Mondo, possiamo soddisfare i vostri gusti con piatti della tradizione romana, pesce, carne, dolci e molte opzioni per vegetariani, vegani e intolleranti al glutine. Venite a trovarci in via Aurora 39, nella zona di via Veneto, e assaggiate le nostre specialità culinarie!

Un film, un’icona, il profilo di un’Italia che esplode tra rigidità culturale e frenetico cambiamento. Sessant’anni fa si affacciava nelle sale cinematografiche, e nella cultura popolare, La dolce vita di Federico Fellini. Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 1960 al “Cinema Fiamma di Roma”, oggi non più in attività, la pellicola fu proiettata in anteprima.

 

Il film che ha segnato un’intera epoca

Ci troviamo nella Roma mondana degli anni ’60, dove Marcello Rubini (Marcello Mastroianni), giornalista scandalistico, trascorre la sua esistenza attraverso un dramma puramente hegeliano, ossia: tra il dover essere un giornalista scandalistico e il voler essere uno scrittore di romanzi.

Tramite il personaggio di Marcello, Fellini ci svela luci e ombre della società capitolina dell’epoca: l’arrivo di una statua del Cristo diretta in Vaticano su un elicottero; i continui tradimenti di Marcello, che portano la fidanzata Emma (Yvonne Furneaux) al tentato suicidio; la volontà di un uomo che, dopo la scampata tragedia, decide di buttarsi a capofitto nel lavoro accettando di seguire la famosa stella hollywoodiana Sylvia (Anita Ekberg). Attraverso questa figura, icona di femminilità e libertà, Fellini porta il protagonista e lo spettatore nei meandri complessi di una società che muta, si ribella sommessa e si scopre votata al bello come se fosse immersa, festante e rigogliosa, nella fontana di Trevi. In un attimo, è come se quel “Marcello come here” fosse un invito rivolto a tutta quella “dolce” Italia.

 

Un “piccolo mondo” in via Veneto

Come una corrente che attraversa un fiume che va da Porta Pinciana a piazza Barberini, via Veneto è il luogo dove l’Italia cambia, il Neorealismo si sfalda e si tinge di una filigrana dorata, di una nuova luce.

Situato nel cuore pulsante di Roma, a due passi da via Veneto, anima viscerale di quella freschezza propria dello stile definito “dolce vita”, il ristorante il Piccolo Mondo rappresenta un testimone che assiste divertito a un cambio inesorabile della guardia, diventando una culla di mutamento e ospitando al suo interno personaggi del calibro di Federico Fellini, che scelse il locale tra i pochi ristoranti di riferimento e lo frequentò assiduamente.

 

Federico Fellini e le serate in via Veneto

Federico Fellini percorreva via Veneto come un fluido ante litteram della sociologia romana. Nato a Rimini e trasferitosi a Roma per studiare, fece della città la sua seconda casa, tanto da renderla musa ispiratrice dei suoi più grandi film da Roma a La dolce vita.

La capitale assumeva per Fellini sfaccettature sempre nuove: protagonista dai mille volti, raccontata in maniera prosaica come si fa di una donna che tanto si ammira e ama. In un’intervista Fellini affermava: “La sera andavamo in via Veneto”. Ed è proprio questo piccolo scorcio di Roma a diventare per il regista un angolo di casa, un posto da abitare, fatto di facciate ottocentesche, alberghi affollati e bellezze immortalate da un flash. Qui, il “pittore” Fellini ammirava il suo capolavoro che si muoveva e tramutava, che da “dolce vita” diventava “quotidiano vivere”. Via Veneto non poteva, dunque, fare a meno di ringraziare quel grande maestro. Attraversando le arcate aureliane, oggi si arriva in largo Federico Fellini, dedicato all’uomo che fece di via Veneto “il teatro della dolce vita”.

 

Federico Fellini e il cibo

Una tavola imbandita e una famiglia riunita: parlando di Fellini non si può non evocare la famosa scena di Amarcord, che più si avvicina alla sua esperienza di vita in fatto di cibo. Figlio di un rappresentante di parmigiano, il regista raccontava di come fosse cresciuto “con quell’odore sotto il naso”. Tuttavia, la sua pietanza preferita rimaneva, senza ombra di dubbio, la zuppa inglese preparata dalla nonna, arricchita con una meringa davvero speciale. All’epoca, infatti, non esistendo i sac à poche, sua nonna inseriva il misto di albume e zucchero all’interno di un cono fatto di carta di giornale. Era proprio questo particolare a rendere così speciale quella meringa, che assumeva un retrogusto di “carta di giornale” impossibile da riprodurre, in quanto il giornale in questione era ormai fuori stampa.

Fellini adorava la cucina di mare e i primi piatti della tradizione. Come non citare, a tal proposito, una delle sue frasi celebri: “la vita è una combinazione di pasta e magia”. In un’intervista svelò che durante le riprese amava mangiare da solo. Vorace, ma troppo ansioso per rimanere seduto, affermava che pranzare con la troupe lo deconcentrava. A noi, comunque, piace immaginarlo così: seduto a uno dei tavolini del ristorante il Piccolo Mondo, di fronte a un primo fumante, mentre guarda la vita scorrere fuori e una nuova idea gli passa dentro. Oggi, come allora, al ristorante il Piccolo Mondo è possibile rivivere le atmosfere gioiose e il mood raffinato della dolce vita, attraverso una cucina in perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione. Info e prenotazioni: +39 06 420.160. 34.

 

L’ombrina è un pesce simile all’orata e al branzino, ma non altrettanto consumato. Ciò potrebbe essere la conseguenza dell’eccessiva pesca degli scorsi anni, che lo ha reso un pesce raro. È infatti attualmente reperibile in commercio soprattutto d’allevamento.

Si tratta di un pesce osseo di mare dalla forma ovale e dal colore argenteo striato di giallastro sul dorso, caratteristica da cui ha origine il nome. Può essere mangiato sia cotto sia crudo, dopo essere stato sottoposto al processo di abbattimento per eliminare eventuali batteri che si possono annidare nelle carni. È presente nelle coste del Mar Mediterraneo, del Mar di Marmara, della parte orientale dell’Oceano Atlantico, del Mar Nero e del Mar Rosso. Predilige le medie profondità poiché si ciba di invertebrati, che si annidano nei fondali sabbiosi. Si riproduce tra maggio e giugno, e viene pescato prevalentemente in inverno.

 

Proprietà nutritive

Questo pesce oltre ad avere le carni prelibate ha anche numerose proprietà nutrizionali. Scopriamone insieme le caratteristiche, così da poterlo apprezzare ancora di più. L’ombrina è ricca di proteine, contiene Omega-3, vitamina D e alcune vitamine del gruppo B. Grazie al suo basso contenuto di mercurio, può essere mangiato più volte nell’arco della settimana. Ha inoltre il vantaggio di essere un alimento facilmente digeribile; è buono condito semplicemente con sale, olio evo e limone, per cui è adatto all’alimentazione dei bambini o di chi ha patologie legate alla digestione.
Diamo quindi spazio in cucina a questo pesce buono e salutare!

 

Ricette a base di ombrina

L’ombrina non è molto grassa, quindi quando si cuoce è necessario fare attenzione che non si disidrati. Nonostante le carni siano molto delicate e tendano a sfaldarsi, tuttavia può essere spinata e sfilettata senza grosse difficoltà. Se mangiata cruda ha un sapore più delicato, che diventa più intenso con la cottura. Un’ottima ricetta da preparare con l’ombrina cruda è la ceviche, che prevede la marinatura del pesce crudo nel succo di limone o di altri agrumi, insieme ad alcune spezie (fra le quali è immancabile il peperoncino!).

Al ristorante il Piccolo Mondo, che ha un vasto menu di mare della costa laziale, potrete gustare, fra gli altri antipasti, una delicata ceviche di ombrina con lime e cipolle rosse.
L’ombrina può essere cotta in modi diversi: al cartoccio, in guazzetto, al forno, sulla piastra, bollita, facendo sempre attenzione che non si secchi troppo. Avendo un sapore estremamente gradevole, si può condire anche solo con sale, olio extravergine di oliva e accostare a un contorno di verdure. Essendo un pesce pescato prevalentemente in inverno, può essere preparato, ad esempio, insieme a delle verdure di stagione come la zucca e i carciofi. Al ristorante il Piccolo Mondo potrete assaporare fra i secondi un’invitante ombrina con crema di zucca e carciofi, apprezzando il gusto autentico delle verdure di stagione con dell’ottimo pesce.

Se amate il pesce e la buona cucina, il Piccolo Mondo è il ristorante che fa per voi. Vi aspettiamo!
Per prenotazioni contattateci allo 06 42016034.

Si respira profumo di mare nella cucina del nostro ristorante durante la preparazione di questo piatto e visto che oggi è stata una bella giornata di sole, viene quasi nostalgia del estate.

Rimanete vicino alla cucina, lo chef vi rivela la ricetta dei tonnarelli con gamberi, zucchine e bottarga di Muggine al profumo di lime e menta 🙂 !

Ingredienti per 4 persone :

  • Tonnarelli : 500 gr
  • Gamberi : 500 gr
  • Zucchine : 2 pezzi
  • Bottarga : 50 gr
  • Lime : 1 pezzo
  • Mente e aglio : quanto basta

Procedimento :

Tagliare le zucchine alla julienne.

Sgusciare i gamberi.

In una padella, soffriggere l’olio con l’aglio,  le zucchine ed i gamberi.

Grattugiare il lime ed aggiungere la menta e a piacere sale e pepe.

Mantecare la pasta con la salsa ottenuta e cospargere di bottarga.

Buon appetito !

Dopo avervi rivelato alcune ricette salate, lo chef vi propone oggi la sua ricetta di crème brûlée alla vaniglia con frutti di bosco !

Ormai, potrai stupire i tuoi invitati dagli antipasti !

 

Ingredienti:

  • Latte 100gr
  • Panna 400gr
  • Zucchero 80gr
  • Baccello di vaniglia
  • Tuorlo d’uovo 100gr
  • Frutti di bosco

 

Procedimento :

Far scaldare il latte con la panna e il baccello di vaniglia

Mescolate i tuorli con lo zucchero senza montare troppo per non farsi che si formi la schiuma quando andremmo a unire il tutto.

Incorporate i due composti e filtrate.

Prepariamo le ciotole  adagiate nello stampo e aggiungere dell’acqua per una cottura a bagno-maria.

Cuocere le ciotoline al forno ad una temperatura di 130 gradi circa per 30min affinché la crema tenda a rassodarsi.

A cottura ultimata fra raffreddare .

Cospargere la crema con del zucchero di canna e con l’aiuto del cannello cercare di bruciare per far caramelizzare lo zucchero e servire con dei frutti di bosco freschi.

Questo week-end lo chef propone una ricetta raffinata che stupirà i vostri invitati : cestino croccante con bocconcini di pollo con olive, peperoni, aglio e rosmarino !

Ingredienti per 4 persone

  • Pollo intero
  • Peperoni cotti al forno 2
  • Aglio
  • Rosmarino
  • Olive di Gaeta
  • Olio extra vergine
  • Sale e pepe
  • Peperoncino
  • Aceto
  • Pasta fillo per cestini

 

Procedimento:

Preparare i cestini di pasta fillo formando dei quadrati che andranno sovrapposti ad una ciotola così che formino un cestino e cuocere al forno.

Disossare il pollo, tagliarlo in bocconcini.

Far rosolare l’aglio, il rosmarino, il pollo, il peperoncino e cuocere a fuoco vivo.

Aggiungere qualche cucchiaio di aceto, il sale e pepe, i peperoni tagliati ed alla fine le olive.

Una volta cotto, adagiare il composto del pollo dentro il cestino e servire.

Buon appetito !

 

 

Le vacanze cominciano ad essere un ricordo lontano !

Ecco la ricetta perfetta, colorata e tanto solare 🙂

 

Ingredienti :

  • gamberi 12pz
  • patate 2pz
  • pomodorini 200gr
  • sedano
  • cipolla di Tropea
  • basilico
  • aceto di lamponi
  • insalata
  • Per la salsa allo yogurt :
  • yogurt intero
  • panna fresca
  • succo di limone
  • sale e pepe

 

Procedimento :

Lessate le patate a cubetti è raffreddatele dopo la cottura.

Cuocere i gamberi già puliti.

Preparare la salsa allo yogurt mescolando gli ingredienti.

Condire le patate con il sedano, i pomodorini, la cipolla, il basilico, succo di limone, sale e peperoni (facoltativo l’aceto di lamponi).

Disporre sul piatto l’insalata, il composto con le patate, i gamberi e aggiungere la salsa allo yogurt per rendere un impasto molto coreografico e fresco.

Buon appetito !

 

 

 

La prima settimana di settembre , quella del ritorno al lavoro dalle vacanze , sta finendo ! Pensate al piatto che potrebbe consolarvi questo week-end ? Per fortuna, lo Chef vi rivela la sua ricetta saporita, delle orecchiette con pesce spada melanzane e mollica di pane all’arancia !

 

Orecchiette con pesce spada melanzane e mollica di pane all’arancia 

Ingredienti per 4 persone :

  • Pasta 320gr
  • Pesce spada 300gr
  • Melanzane 250gr
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio extravergine
  • Mollica di pane
  • 1 arancio
  • Basilico

 

Procedimento :

Tagliare il pesce spada a cubetti, le melanzane e salarle.

Metterle a scolare dall’acqua così in cottura rimarranno croccanti.

Tagliare pure l’arrancia a cubetti.

Nella padella, insaporire l’aglio con l’olio è continuare con la il pesce spada e le melanzane.

Alla fine, aggiungere il sale , il pepe e la mollica di pane aromatizzata con l’arancia .

Quando la pasta è cotta, aggiungere insieme al resto e mantecare il tutto !

Buon appetito !

La ricetta di questo mese arriva direttamente dalla Francia e  risalle alla fine del 1600: la Crème brûlée!!! Molti confondono la crema catalana con  la crème brûlée, la differenza principale tra queste due delizie del palato sta ne fatto chela prima viene cotta sul fornello, mentre la crème brûléesi prepara in forno a bagnomaria. Ma andiamo con ordine…

 

Ingredienti per preparare la Crème brûlée per 4 persone:

  • Tuorli 100grCrème brulée alla vaniglia e zafferano con frutti di bosco
  • Zucchero 75gr
  • Latte 200gr
  • Panna 300gr
  • Baccello di vaniglia 1
  • Zucchero di canna
  • Stampi da forno

Procedimento

Per preparare una buonissima Crème brûlée il procedimento è molto semplice. Fate scaldare in un pentolino il latte e la panna con il baccello di vaniglia. A parte mescolate i tuorli con lo zucchero e aggiungete al composto riscaldato (non bollente).
Preriscaldate il forno a 140°, nel frattempo setacciate il composto e versatelo negli stampi con l’aiuto di un mestolo. Infornate e fate cuocere a bagno maria per circa 40 minuti.
Fate raffreddare la crema e cospargete gli stampi con lo zucchero di canna e con l’aiuto di un bruciatore caramelizzate la superficie affinché risulti dotara e croccante.

 

Buon appetito!